Matteo Dello Ioio è stato ammazzato a fucilate sull’uscio di casa
Diversi colpi a pallettoni sparati da un fucile calibro 12. Il bersaglio era un uomo di 41 anni con legami familiari con vecchi affiliati dell’ormai smembrato clan Imparato. Secondo le prime ricostruzioni l’uomo sarebbe coinvolto nel giro della produzione di marjiuana.
E’ proprio nel giro dei narcotrafficanti dell’area dei Lattari che i Carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia e del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata collocano l’ennesimo omicidio nel piccolo centro montano dell’area stabiese. Tra Caprile ed Aurano, a pochi passi (passando per i sentieri montani,ndr) da Pimonte, ieri sera i colpi a pallettoni hanno squarciato il silenzio di una tiepida sera d’inizio estate. In una zona ricca di coltivazioni di marijuana, gli investigatori stanno cercando di dare un volto al killer che ha atteso, forse nascosto tra i cespugli il Dello Ioio, ed al momento opportuno ha fatto fuoco.
Centrato al petto ed al volto, per Dello ioio non c’è stato scampo. Morto sul colpo. La matrice è chiara, quella camorristica. Altrettanto chiara sembra essere la mano che ha sparato. In effetti le modalità e le armi utilizzate fanno pensare un unico autore di tutti gli omicidi di camorra che si sono avuti negli ultimi 3 anni nella zona.
Zona del narcotraffico, l’area pedemontana dei lattari è sotto l’egemonia del clan dei Di Martino, famiglia di Pimonte che continua a gestire il traffico di stupefacenti nonostante i capi siano in carcere o latitanti.