«Dal primo giorno abbiamo chiesto una giunta a nomine politiche, non tecnici»
Beghe e giochi di potere stanno prendendo il sopravvento a Palazzo Farnese. Dopo il voto al bilancio in aula, si stanno riassestando gli equilibri in maggioranza, almeno così sembra. A precisare, ancora una volta, è il gruppo di Democrazia Cristiana, attraverso il segretario cittadino Michele Sanzone. Il segretario del partito dello scudo crociato ribadisce il pieno appoggio al sindaco ed alla giunta, non tralasciando però il disappunto verso gli amministratori sostenendo l’idea di rimpasto.
In effetti, come sempre dall’insediamento, Democrazia Cristiana sostiene l’idea di una giunta politica e non tecnica come quella attuale. Dal primo giorno i democratici cristiani hanno sostenuto l’idea di nomine politiche, non facendo però mai mancare l’appoggio al sindaco Cimmino.
«In seguito alla mia nota di martedì – spiega Sanzone – qualcuno ha cercato di screditarmi facendo leva su un mio presunto attacco alla classe dei giornalisti. Vien da se che chi fa il giornalista professionista non si è sentito per nulla attaccato dalla mia nota, anzi è stata mia cura difendere la categoria che a volte è penalizzata dai diffusori seriali di fake, e a loro va la mia solidarietà»
Proprio sull’appoggio al sindaco, Sanzone dice: «Per ciò che riguarda il contenuto mi meraviglia che qualche distratto si sia meravigliato, ma dal giorno dopo l’insediamento di questo esecutivo, su tutti i media sono apparsi articoli nei quali si evinceva il mio disappunto non verso le donne e gli uomini nominati, di cui ho stima personale, ma per ciò che non rappresentano, ovvero la volontà del popolo»
«In due anni sono apparso sui media senza mai fare un passo indietro – continua il segretario – e mettendoci la faccia, e negli incontri di maggioranza con la coerenza che mi contraddistingue mai mi sono discostato da questo pensiero, e ho sempre fortemente differenziato l’atto politico da quello amministrativo, e mai è stato palesato un tentativo di ricatto, anzi, ho sempre rassicurato sulla presenza in aula dei rappresentanti della DC, che oggi sono due.
Uniti al punto da stressare chi, in modo giornaliero, tenta di rompere questa armonia. Per il sindaco Cimmino la loro presenza in aula è sempre stata una certezza. Purtroppo c’è ancora chi crede che l’affermazione politica la si ottiene con metodi dubbi, come le beghe di corridoio e con la diffusione di zizzania sterile.
L’esercizio della politica è fatto di passione, e chi come me sacrifica il privato per questa passione, non si sente attaccato da questo metodo».
Conclusione chiara di sostegno ad oltranza verso il sindaco Cimmino accentuando però la posizione sul rimpasto di giunta.