Il professionista è risultato positivo al coronavirus. Ora rischia una denuncia per epidemia colposa
Aveva svolto un servizio fotografico ad una cerimonia a La Sonrisa, chiusa dalla Regione Campania fino al 25 agosto perchè luogo in cui si è sviluppato un focolaio da coronavirus. Il professionista, un 50enne di Castel San Giorgio, nonostante fosse stato “tracciato” nella lista dei contatti e quindi posto in quarantena fiduciaria, è stato anche sottoposto a tampone.
Nonostante la quarantena e l’attesa dell’esito del tampone, l’uomo ha violato il dispositivo ed ha svolto 2 cerimonie nel proprio comune. «Stiamo predisponendo tutti gli atti necessari per segnalare il caso all’autorità giudiziaria. La persona in questione ha dato dimostrazione di grande superficialità. Non dubito che abbia agito in buona fede, essendo asintomatico e non conoscendo ancora il responso del tampone quando ha preso parte ai due eventi, ma è stato uno sconsiderato. Violando l’isolamento fiduciario ha messo a repentaglio la salute di altre persone – dichiara a Il Mattino il Sindaco di Castel San Giorgio, Paola Lanzara».
Al vaglio delle forze dell’ordine quindi la posizione del fotografo che pare abbia violato la quarantena. L’uomo rischia di essere accusato di epidemia colposa proprio perchè, come anche detto dalla Lanzara, si valuterà proprio la superficialità con cui ha gestito il suo stato. Si allarga a macchia d’olio quindi la mappa dei contagi provocati dal noto castello delle cerimonie che, come già detto, rimarrà chiuso almeno fino al 25 agosto.
Intanto è ancora “giallo” sugli elenchi consegnati in ritardo al Dipartimento di Pevenzione dell’ASL per risalire alle persone che hanno frequentato i locali (La Sonrisa e Villa Palmentiello) nei giorni presi in esame per mappare i contagi.