La 36enne canadese ha spiegato tutto in una lettera inviata ai carabinieri
Dopo alcuni anni non resiste e restituisce i reperti archeologici che cinque anni prima aveva “trafugato” dagli #scavi di #Pompei.
I carabinieri della città mariana si sono visti recapitare, via poste, una busta contenente alcuni reperti archeologici ed una lettera di “confessione” spedita dal Canada da una trentaseienne che nel 2015 era stata in visita al sito archeologico ed aveva portato via, indisturbata, alcuni reperti.
A far rinsavire la donna e restituire i resti, secondo quanto lei stessa scrive nella lettera, sarebbe stato il malocchio. La donna nella dettagliata lettera spiega che da quando aveva portato con se oltre oceano i reperti aveva vissuto una lunga lista di disgrazie.
Da gravi problemi di salute a forti difficoltà economiche passando per il tracollo lavorativo. È così che la donna attribuisce le peripezie attraversate alla maledizione “sprigionata ” dai reperto, ed allora decide di rispedire tutto al mittente con una lettera di spiegazione.
Sono tante le leggende che avvolgono i siti storici nel mondo. Complice la cinematografia con i vari colossal sulle antichità egizie, questa volta è toccato agli scavi di Pompei.
Sul caso ora indagano i carabinieri che stanno indagando sulla reale provenienza della lettera e se realmente la donna fosse davvero il mittente. Se così fosse potrebbe essere accusata di furto.