L’appello delle farmacie: «Non abbiamo bombole per l’ossigeno. Restituite i vuoti!»
Il dottor Pasquale Ragone, Presidente provinciale della FIMMG, ci spiega come vengono curati i malati di covid_19 che sono a casa e non necessitano di cure ospedaliere.
«I pazienti o loro familiari diventano i nostri infermieri – spiega Ragone – perchè noi lavoriamo con l teleconsulto. Non abbiamo i dispositivi per entrare nelle case dei positivi, e nei limiti del possibile ci affidiamo al teleconsulto». Il lavoro del medico di famiglia in questo periodo è oltremodo stressante perchè bisogna contattare i pazienti malati di covid_19 più volte al giorno, fosse anche solo per sentire una voce amica.
«Ci devono riportare alcuni parametri che gli chiediamo – dice Ragone – ed annotare tutto su un foglio che ci fotograferanno a fine giornata i maniera da avere un report giornaliero dettagliato. La necessità che abbiamo oggi, su indicazione delle farmacie, è quella di fare un appello alle persone che hanno in casa bombole di ossigeno vuote: Restituirle in farmacia e permettere così il riutilizzo».
In effetti, già da qualche giorno, le farmacie stanno facendo appello ai cittadini che hanno bombole per l’ossigeno vuote a restituirle perchè a quanto apre le aziende che distribuiscono ossigeno hanno finito le bombole. Chiaro che a mancare sono i contenitori, non l’ossigeno, mettendo così a rischio le terapie per tanti pazienti.
Intanto continuano le file di ambulanza davanti ai pronto soccorso degli ospedali che sono in attesa di “sbarellare” i malati. Proprio ieri, nel San Leonardo di Castellammare, s contavano in attesa di ricovero, 6 ambulanze e 2 autovetture private. Purtroppo succede anche questo: autovetture private perchè il 118 non ha abbastanza mezzi a disposizione a causa delle lunghe attese