Il capogruppo Di Maio: «Ai tavoli istituzionali mi rappresenta soltanto Sanzone» Il consigliere Morlino: «Nessun segretario al di fuori di Sanzone»
Spegne le polemiche il coordinatore cittadino di Fondazione Democrazia Cristiana, Michele Sanzone, che va al contrattacco ad una nota che lo vorrebbe dimissionario dalla segreteria del partito dello Scudo Crociato.
«Io sono uno dei due presentatori della lista alle scorse amministrative – dice Sanzone – e sono il segretario cittadino dell’odierna Fondazione Democrazia Cristiana. In consiglio abbiamo due consiglieri comunali (Di Maio e Morlino,ndr) e siamo abbondantemente rappresentati. Mi spiace sentire falsità sulla nostra componente»
La matassa sta proprio nelle componenti di partito. Uno è il segretario di una componente che ha due consiglieri comunali, mentre un altro è segretario di una componente che non è rappresentata in consiglio comunale.
Non si scompone il segretario cittadino di Democrazia Cristiana, Michele Sanzone, leggendo una dichiarazione apparsa on line . «Il nostro riferimento è l’Onorevole Gianfranco Rotondi che questa mattina ha inviato una nota al sindaco Gaetano Cimmino. In effetti il primo cittadino dovrebbe accogliere tutti i rappresentanti dei consiglieri comunali. Coda, chi rappresenta ad un tavolo istituzionale? Non sono a conoscenza di consiglieri comunali che si sentano rappresentati da lui»
Sulla stessa lunghezza d’onda i due consiglieri comunali di Democrazia Cristiana, Barbara Di Maio e Giulio Morlino. E’ proprio Barbara Di Maio, il capogruppo nell’assise cittadina, a dire: «Il segretario cittadino del mio partito (Fondazione Democrazia Cristiana,ndr) è Michele Sanzone, come ampiamente detto e confermato dall’Onorevole Rotondi. Io ed il mio collega Morlino – dice la Di Maio – saremo sempre rappresentati ai tavoli istituzionali dal segretario Michele Sanzone. Nessun’ altro può rappresentarci».
Stando così le cose il neoproclamato segretario della corrente cristiana, come scrive www.stabianews.it , pare che però non abbia i numeri o la forza per sedersi ai tavoli istituzionali. Non certo la mancanza di titolarità, ma il presupposto di rappresentare almeno un solo consigliere comunale, ammenocchè non ci siano consiglieri comunali pronti a passare con il neosegretario Coda.
Nonostante la bagarre e senza il sostegno di alcun consigliere comunale, pare che Coda abbia già chiesto una poltrona nella giunta stabiese. A quanto trapela, Coda avrebbe chiesto al sindaco Cimmino l’Assessorato alla Legalità, proponendo anche un nome.