Affidamenti sotto soglia nel mirino anche dell’ opposizione in consiglio comunale a Castellammare di Stabia. Il capogruppo di Italia viva, Andrea Di Martino, nella giornata di ieri ha protocollato un’interrogazione a risposta scritta sulla rotazione delle aziende fornitrici.
«Considerato che
Molti affidamenti di acquisti e servizi tecnologici in questo comune vengono assegnate o sono aggiudicate alle seguenti società:
- Ar service srl con sede in Castellammare di Stabia a via Pozzilli, 33 amministratore unico D’Angelo Roberto;
- Acra srl con sede in Castellammare di Stabia alla via Raiola, 19 amministratore unico Raiola Maria Cristina;
- Entrambe le società hanno come oggetto società hanno come oggetto sociale vendita di materiale informatico e realizzazioni di impianti e reti tecnologiche;
- Che in data 24/03/2020 la Acra srl si aggiudica la fornitura di materiali di protezione sanitaria (mascherine) per euro 45.000 circa;»
In effetti le due società, guardando l’oggetto sociale, sembrano molto simili, come anche scrive il capogruppo renziano nella sua interrogazione. Nulla di strano, è chiaro. Capita tante volte che per lo stesso appalto concorrano ditte che per grosse linee hanno gli stessi requisiti.
Occhi puntati su una delle due, e cioè la ACRA s.r.l.. La società, un anno fa circa, ha fornito al comune di Castellammare di Stabia 40 mila euro di mascherine che ha regolarmente fatturato e poi riscosso. Una cosa però, leggendo i documenti, non coincide: Stando alla visura camerale della società, la ACRA non può vendere dispositivi di protezione individuale.
Infatti, su questo punto poi si focalizza l’interrogazione di Di Martino:
«Si interroga per sapere
Se si è provveduto ad esercitare il criterio di rotazione negli affidamenti di materiale informatico e se le suddette ditte non stiano effettuando cartello o trust per aggirare le norme sulla libera concorrenza in materia di appalti ed affidamento da parte della Pubblica amministrazione;
Se è legittimo che una impresa con tutto altro oggetto sociale possa partecipare ad una procedura pubblica per la fornitura di materiale sanitario».
Dunque, a leggere i documenti, qualcosa non quadra. Leggendoli attentamente e facendo qualche piccola ricerca, però, c’è più di qualcosa che non quadra…