Delusione ed amarezza per i campani che speravano in un passaggio alla zona arancione dalla prossima settimana. La Campania resta in zona rossa Covid-19 per altre due settimane, fino al 20 aprile.
Nessuna riapertura è prevista, quindi, dal 7 aprile. Tutto chiuso per la quinta settimana. Chiusi ristoranti e bar tranne che per domicilio e asporto e questo già si sapeva, ma chiusi anche barbieri, parrucchieri, estetisti e molti negozi come abbigliamento e gioiellerie.
Smentendo ogni ipotesi basata sulla proiezioni e sull’analisi dei dati dell’ultima settimana, il monitoraggio della cabina di regia Iss col ministero della Salute colloca la regione nuovamente in zona rossa, cioè nell’area di massima restrizione. Il motivo è l’RT superiore a 1,25. E tra l’altro in zona rossa restano in tante regioni.
Dal 7 aprile si ritorna a scuola fino alla prima media.
Si tratta di una stretta nazionale per una situazione preoccupante mentre avanza la campagna di vaccinazione.
Una situazione che potrebbe comportare gravi conseguenze sull’economia in alcuni settori fortemente penalizzati dal lungo stop.
Dalla riunione della Cabina di Regia sul monitoraggio settimanale emerge un Rt nazionale in calo (0,98) ed una tendenza alla diminuzione nel numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione. La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in lieve aumento (34,4% vs 33,8% la scorsa settimana). Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è complessivamente in aumento e sopra la soglia critica (41% contro il 39% della scorsa settimana).
L’incidenza, comunque, sottolinea l’Istituto superiore di sanità in merito ai dati del monitoraggio settimanale della Cabina di regia, «resta elevata e ancora lontana da livelli (50 per 100.000) che permetterebbero il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti».