I militari del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Napoli hanno
sequestrato, nelle ultime ore, due impianti abusivi per l’allevamento di mitili in prossimità del
porto commerciale del capoluogo campano che occupavano illegalmente una estesa
porzione del demanio marittimo che si estendeva fino alla vicina rada di Santa Lucia.
Circa 100 tonnellate di frutti di mare già maturi e pronti per essere messi direttamente in
commercio privi di ogni certificazione che ne potesse attestare la provenienza e il rispetto
delle normative sanitarie sulla tracciabilità e la salubrità.
Gli accertamenti delle Fiamme Gialle hanno fatto emergere una connessione tra il business
della gestione dei due impianti abusivi di miticoltura e le attività riconducibili ad uno dei
gruppi criminali coinvolto nell’indagine, condotta dagli stessi Finanzieri, che di recente ha
portato all’applicazione di 19 misure cautelari nei confronti di altrettanti soggetti, per disastro
ambientale legato alla raccolta indiscriminata dei datteri di mare nel Golfo di Napoli.
L’ingente quantitativo rinvenuto, che al dettaglio poteva fruttare un guadagno illecito stimato
in oltre 300.000 €, oltre ad arrecare un serio pregiudizio per la salute dei consumatori finali,
avrebbe di certo inquinato l’economia legale e la libera concorrenza in un settore economico
strategico quale quello del commercio dei prodotti ittici.
Il nuovo intervento di polizia del mare segue temporalmente quello simile del luglio del 2019,
quando furono sradicati dal fondale marino altri due allevamenti illegali di cozze poco fuori
dal porto commerciale, e l’altro più recente che ha portato al sequestro di più di due
tonnellate tra frutti di mare e pesce nei giorni della Settimana Santa presso i mercati ittici di
Mugnano di Napoli e di Salerno.
Per le caratteristiche del posizionamento in mare e considerata la natura del tutto abusiva,
tali impianti avrebbero potuto comportare anche un serio intralcio per la sicurezza della
navigazione delle navi e delle imbarcazioni in transito nel golfo di Napoli. Entrambi i vivai,
infatti, si trovavano pochi centimetri al di sotto della superficie marina e non rispettavano
nessuna delle prescrizioni tecniche di segnalamento.
Il mancato rispetto di ogni previsione igienico-sanitaria ha richiesto l’intervento immediato
del personale del servizio ispettivo veterinario dell’ASL di Napoli che si è occupato dei
campionamenti dei mitili per le successive analisi micro-biologiche e chimiche volte a far
emergere la potenziale pericolosità dei prodotti per la salute pubblica.
La presenza costante di unità navali ed aree del Reparto Operativo Aeronavale della
Guardia di Finanza di Napoli, che operano per l’adempimento dei compiti istituzionali di
polizia economico-finanziaria e di polizia del mare lungo la costa campana, garantisce non
solo la prevenzione e repressione delle condotte illecite in genere ma anche un presidio di
pronto intervento, sempre a tutela del cittadino e dell’economia legale.