AMBIENTE, Castellammare. Presentato a Palazzo Farnese il CUS – Castellammare Ufficio Sostenibilità

Tra i progetti sotto la lente d'ingrandimento c'è anche il rifacimento del lungomare stabiese

Dal neonato ufficio sostenibilità si riaccendono i riflettori sul rifacimento del lungomare stabiese.

«Stiamo valutando tutti i progetti – spiega Mauro Passerotti, Vice Prefetto – e ci siamo dati delle priorità. Con l’ufficio sostenibilità partiremo quasi sicuramente dal lungomare. C’è un progetto finanziato per 300 mila euro che preve il rifacimento e la sistemazione delle essenze arboree sul lungomare stabiese. Valuteremo un restiling.» Alla nostra domanda sulle azioni che la commissione metterà in campo in caso riscontrasse degli illeciti nel rifacimento della villa (da poco riaperta e, sembrerebbe, ancora senza collaudo) il vice Prefetto Passerotti è stato categorico: «La Commissione ha il compito di segnalare gli illeciti, senza se e senza ma».

 

Di seguito il Comunicato stampa di presentazione del CUS

Ogni giorno assistiamo al crescente impatto del cambiamento climatico!
Da maggio si sono susseguite in Europa e nel nostro paese già diverse ondate di calore e stiamo assistendo ad una
gravissima crisi idrica che interessa vaste zone dell’Italia. Al tempo stesso l’instabilità collegata alla guerra in
Ucraina rende sempre più cara l’energia e sempre più incerta la capacità di soddisfare i nostri fabbisogni.

Le città coprono circa il 3% del territorio terrestre, ma producono oltre il 70% delle emissioni di gas a effetto
serra. Hanno un ruolo fondamentale nel combattere il cambiamento climatico e ridurre la dipendenza dai
combustibili fossili. Per questo nel 2019 i paesi dell’Unione Europea si sono dati l’obiettivo di rendere il nostro
continente climaticamente neutrale entro il 2050, dando un ruolo centrale alle città.

In linea con questo obiettivo il Comune di Castellammare di Stabia sta aderendo al Patto dei Sindaci,
l’iniziativa delle città europee per realizzare la transizione verso la neutralità climatica riducendo le emissioni
di CO2. Entro il 2050, quelle che non potranno essere eliminate saranno compensate rafforzando gli ecosistemi
naturali, quali foreste e ambiente marino. Castellammare, che sorge nel territorio compreso tra la fine della zona
vesuviana e l’inizio della penisola sorrentina, è protetta dalla catena montuosa dei Monti Lattari, ha campagne
attraversate dal fiume Sarno ed è bagnata dal mare. Ha un clima mite con una forte presenza di energia solare, una
abbondante, oltre che gratuita, risorsa naturale. Questa varietà di territorio e caratteristiche permette di avere a
disposizione una serie di risorse naturali perfette per queste operazioni di transizione.

Ed è per questo che nasce il CUS (Castellammare Ufficio Sostenibilità), per supportare la pianificazione, la
programmazione e l’attuazione di misure finalizzate a perseguire la transizione ecologica.
Quindi il Comune si dota di uno strumento di analisi e pianificazione strategica con l’obiettivo di introdurre
azioni volte a contenere i consumi energetici e incrementare la resilienza del territorio ai cambiamenti
climatici. In questo modo riuscirà ad avere una fotografia dinamica dei consumi delle proprie strutture e
pianificare gli interventi con il massimo dell’efficacia. Le risorse economiche risparmiate dalla riduzione dei
consumi energetici delle proprie strutture, saranno dedicate ad altri servizi per i cittadini.

Il lavoro del CUS si inserisce in un percorso avviato, infatti l’Ente comunale ha già messo in campo una serie di
progetti e iniziative coerenti con gli obiettivi della transizione.
Alcuni interventi sono già finanziati e prevedono investimenti per oltre 12 milioni di euro:
– La realizzazione del nuovo polo scolastico K. Wojtyla – Plesso Postiglione, il primo in città a emissioni zero;
– La realizzazione di interventi sperimentali sulla Villa Comunale per limitare gli effetti negativi dei cambiamenti climatici sul verde e sulla fruibilità dell’area;
– Interventi di rigenerazione urbana ed ambientale del centro storico per migliorare e rendere più sostenibile lo spazio pubblico e la mobilità, rafforzando al tempo stesso il tessuto economico sociale;
– Il progetto di efficientamento energetico della scuola Istituto Denza;
– Realizzazione del Catasto energetico degli edifici comunali.

Nell’ambito delle azioni “prioritarie” definite dalla Commissione Straordinaria sono stati individuati altri
progetti, per i quali l’Ente sta provvedendo a reperire le risorse necessarie:
– Efficientemento energetico degli edifici comunali, delle scuole e della pubblica illuminazione;
– Contrasto al dissesto idrogeologico del versante del Monte Faito;
– Ripristino e manutenzione straordinaria di parchi e giardini e messa in sicurezza delle essenze arboree.

L’insieme di questi interventi è la base di partenza su cui cominciare a costruire il percorso di transizione ecologica
dei prossimi anni a Castellammare, che andrà ad analizzare anche altri aspetti, quali: la mobilità sostenibile, la
sostenibilità sociale e della legalità.

L’ufficio CUS e le sue attività sono stati presentati oggi al Comune di Castellammare di Stabia alla presenza della
Commissione Straordinaria: il Prefetto a r. Raffaele Cannizzaro, il Vice Prefetto Mauro Passerotti e la
Dott.ssa Rosa Valentino.

«Diventa fondamentale comunicare, osservare, creare un collegamento tra la società civile ed il territorio, per
divulgare le iniziative che si stanno mettendo in campo, e per dare risposte concrete alla sensibilità e alle esigenze
dei cittadini, in termini di vivibilità e sostenibilità di Castellammare» – dichiarano i Commissari Straordinari.
L’ufficio è una struttura snella, costituita da professionalità con competenze trasversali alle attività e ai vari uffici
comunali, così da poter avere uno sguardo di insieme più eterogeneo e un approccio integrato.

È composto da:
Ing. Maria Laura Esposito, nella funzione di Responsabile del Procedimento, dipendente dell’Ente.
Supporto tecnico esterno:
Arch. Antonella Gemei
Dott. Mauro Bigi, moderatore dell’incontro odierno
Coordinato dal Segretario Generale Dott.ssa Loredana Lattene, Dirigente ad interim Settore V «Lavori Pubblici».

Numerosi gli interventi nel corso della presentazione.

La Dott.ssa Carolina Giacco che ha dato voce a Telemakos, azienda specializzata in comunicazione digitale
che ha presentato il sito www.cus-stabia.eco e i canali social ufficiali del CUS.
«Creare una connessione ed entrare in sinergia con i cittadini è fondamentale affinchè il lavoro del CUS sia
riconosciuto – ha spiegato – e oggi più che mai strumenti di comunicazione digitale come un sito web e i canali
social più in voga assumono un ruolo imprescindibile nel coinvolgimento di una fascia molto ampia di
popolazione».

La Dott.ssa Letizia Melchiorre in rappresentanza di Kilowatt, modello innovativo di incubatore di idee ad alto
impatto sociale ed ambientale, responsabile del progetto StAbbià – nuovi percorsi di sostenibilità a Castellammare
di Stabia. Uno strumento nato per favorire, tramite sperimentazione sul campo e confronto con i cittadini, i primi
passi della transizione ecologica della città.
«Stabbià è un neologismo che fonde il nome originario di Castellammare – tuttora identificativo (Stabia) – con il
verbo avviare, cominciare, in dialetto – ha spiegato Letizia – StAbbià parla di qualcosa che inizia, a Stabia, ora!
Il primo passo compiuto è l’avvio di un percorso di indagine sui comportamenti sostenibili della città, che si
concluderà con un momento di discussione collettiva il prossimo autunno, quando Castellammare sarà
palcoscenico di best practice di sostenibilità nazionali e internazionali».

Il Dott. Marco Odaldi, Ufficio Pianificazione Energetica, AESS, Agenzia per l’energia e lo sviluppo sostenibile,
che ci ha raccontato il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAESC).
«Il Patto dei Sindaci sarà importante anche per affrontare il tema del contrastare la “povertà energetica” degli
strati più deboli della popolazione, in difficoltà a pagare i servizi energetici primari (riscaldamento,
raffreddamento, illuminazione, spostamento e bollette) – ha spiegato Odaldi – la comunità locale nel suo
complesso, pubblico e privato, sarà più preparata a cogliere le opportunità, finanziamenti e progetti, dedicati
alla riduzione dei consumi, dell’impatto dell’attività umana sull’ambiente per contenere i problemi e i danni
causati dai cambiamenti climatici. La comunità locale potrà quindi godere di un territorio energeticamente più
efficiente e più resiliente ai fenomeni climatici violenti».