Si riaccendono i fari sul futuro di Terme di Stabia. La lettera inviata dall’ex sindaco Salvatore Vozza catalizza l’interesse sui beni del Solaro e sullo stabilimento antico di piazza Amendola. E spuntano già le prime ipotesi sul futuro di entrambi i siti ormai dismessi da anni. Nel mezzo c’è una procedura fallimentare, che riguarda l’area del Solaro, a complicare qualsiasi idea progettuale.
Una voce non ancora confermata da ambienti ufficiali racconta di un interesse di un gruppo imprenditoriale, che avrebbe l’intenzione di rilevare entrambi gli stabilimenti. Secondo queste voci la commissione straordinaria avrebbe ricevuto una manifestazione di interesse. Non sarebbe la prima del resto. Negli ultimi anni in tanti si sono fatti avanti, senza mai concretizzare nulla. È chiaro che la procedura fallimentare, questa volta, sarà determinante. Anche perché gli acquirenti potranno direttamente fare un’offerta per aggiudicarsi i beni all’asta, non appena il Tribunale deciderà in tal senso.
C’è un doppio binario. Salvatore Vozza ha chiesto l’intervento della Regione Campania. L’idea dell’ex sindaco è quella di creare un polo sanitario legato alla riabilitazione. L’idea di De Luca dovrebbe essere un’altra, ma sempre in campo sanitario. Il governatore avrebbe in mente il progetto per delocalizzare l’ospedale San Leonardo, trasferendolo da Viale Europa sulla collina del Solaro, lontano da centro cittadino. Almeno questa è l’ultima indiscrezione che circola. Bisogna però fare sempre i conti con la procedura fallimentare.
Se realmente la Regione ha in mente questo progetto per potenziare l’offerta sanitaria su un territorio in perenne sofferenza, c’è da fare presto. Bisognerebbe intervenire prima che il Tribunale metta tutto all’asta.