Sale la tensione in casa Pd a Castellammare. Ad alzare il tiro questa volta è lo stesso segretario provinciale dem, Giuseppe Annunziata. In un’intervista rilasciata al quotidiano stabiese Metropolis e Il Mattino, Annunziata scopre le carte ed afferma di aver chiesto a Luigi Vicinanza, giornalista di origine stabiese, di valutare la sua eventuale candidatura.
A leggere tra le righe però si scopre il gioco: Vicinanza deve valutare, in tempi ragionevolmente brevi, per valutare se effettivamente sarebbe in grado di sostenere una campagna elettorale che lo porterebbe alla vittoria e quindi alla guida della città delle acque. In effetti già da ieri i sostenitori dell’ex direttore de L’Espresso sono al lavoro per raccogliere consensi e sostenitori da far entrare in coalizione, ma tutto sembra fermo al palo.
Fermi a guardare gli altri potenziali candidati ed i rispettivi alleati di coalizione. Verrebbe da dire: tanto rumore per nulla. Nulla di nuovo infatti rispetto alle alleanze. I sostenitori di Vicinanza stanno provando freneticamente a raccogliere consensi senza però riuscirci. Tanti erano, e tali sono rimasti. Questa volta però c’è in più la dichiarazione del segretario provinciale che indica a chiare lettere che Vicinanza sta provando a fare squadra.
Non si parla di tempi nell’intervista rilasciata (stiamo provando a contattarlo, purtroppo senza risposta, da qualche giorno) ma, stando ad alcune indiscrezioni, sembrerebbe che Annunziata abbia concesso a Vicinanza 48 ore di tempo per fare “una verifica di tenuta delle liste a suo sostegno”.
Intanto però c’è lo stallo del circolo dem di Castellammare. Saltano i tavoli programmatici organizzati per “lavorare sul futuro della città” e saltano anche tutte le iniziative che si stavano mettendo in campo. Tutto per divergenze sulla scelta del nome.
Oltre al giallo del documento che circolava ieri, come un altro che circolava qualche giorno fa e come succede ormai da qualche settimana, il Pd stabiese vive una diatriba interna che sta rallentando la corsa a palazzo Farnese.
Proprio sulla “falsa partenza” di ieri con un comunicato che poi non è stato inviato, il Presidente del circolo cittadino dichiara: «Non c’è nessun documento sottoposto al direttivo cittadino. Se dovesse arrivare ne prenderemo atto ed agiremo in conseguenza».
Elefante, fermamente convinto nella candidatura, sarebbe disposto ad un passo di lato solo su un nome che unisca e che sia frutto di una scelta locale. «Non ci sto ad un nome calato dall’alto – dice il Presidente dem – il candidato deve essere frutto di una scelta condivisa». Il riferimento al competitor Vicinanza è chiaro ed inequivocabile. Come chiara è l’intenzione di apertura del commercialista stabiese: «Sono disposto, come sempre detto, ad azzerare tutto e convergere anche con la mia coalizione su un candidato unitario. Se proprio in extrema ratio – conclude Elefante – il partito provinciale decida alla fine di imporre Vicinanza senza passare per la segreteria cittadina, ne prenderemo atto e faremo le nostre conclusioni»
Partito Democratico spaccato a Castellammare. Una minoranza a sostegno del giornalista di origine stabiese ed una maggioranza che vorrebbe invece Roberto Elefante. Entro poche ore quindi i democrat dovrebbero ufficializzare il nome del candidato. Per ora, nulla è scontato.
Ciro Serrapica
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