Castellammare, incredibile fuga dal Pd stabiese: in 11 possono lasciare la lista

Castellammare, incredibile fuga dal Pd stabiese: in 11 possono lasciare la lista

Quello che sta accadendo nelle ultime ore ha dell’increbile. Castellammare di Stabia, città che torna al voto dopo uno scioglimento per infiltrazioni mafiose, non trova pace nemmeno nelle ore che precedono la presentazione delle liste (entro le 12 di sabato 11 maggio).
Il primo scossone è arrivato nel primo pomeriggio, quando l’ex sindaco Toni Pannullo ha tenuto una conferenza stampa lamentando i continui veti incrociati su alcuni candidati di altre liste, accusando principalmente una parte del Pd stabiese. «A queste condizioni non possiamo più andare avanti», lasciando presagire addirittura uno strappo definitivo e la creazione di un terzo polo. In serata il candidato sindaco del campo largo Luigi Vicinanza ha ricucito lo strappo, portandosi sulla stessa linea di Pannullo: «Io non metterò nessun veto, né sui partiti né sulle civiche». Problema risolto, almeno per ora.
Mentre Vicinanza ricuciva lo strappo con le forze civiche progressiste e riformiste, ecco che va in scena la grande fuga dal Pd di Castellammare. Almeno undici candidati, compreso l’ex presidente Roberto Elefante, sarebbero pronti a candidarsi in un’altra lista, lasciando così il Partito Democratico a bocca asciutta e senza nomi per presentare le lista.
Addirittura, secondo le indiscrezioni trapelate, gli undici candidati del Pd potrebbero confluire nella civica Uniti per Stabia di Massimo de Angelis, che così diventerebbe un grande contenitore di voti con il placet di Mario Casillo. Mentre il Pd rischierebbe addirittura di non presentare la lista. Uno scenario apocalittico quello che si sta profilando in queste ore.
C’è solo un giorno per ricucire oppure spaccare definitivamente il Partito Democratico, imploso letteralmente alla notizia della candidatura di Sandro Ruotolo come capolista dem. Più che un punto di forza, a questo punto si è rivelato un boomerang.
Alberto Cimmino