Castellammare, la giunta è un rompicapo. La grana Pd tiene congelati gli assessori

Castellammare, la giunta è un rompicapo. La grana Pd tiene congelati gli assessori

Dipende tutto dal Pd. Dipende dal peso che i Dem avranno o per meglio dire il peso che vorrà dare al partito della Schlein il sindaco Gigi Vicinanza. Sono ore decisive per la nuova giunta di Castellammare di Stabia, ma la soluzione è ancora lontana.
Il Partito Democratico fa la voce grossa con i suoi quattro consiglieri comunali. I dem puntano a indicare due assessori, il sindaco potrebbe chiedere un sacrificio ai democrat chiedendo di indicare un solo assessore di peso e donna, da nominare anche vicesindaco, oltre a incassare la presidenza del consiglio comunale. Un modo per cercare di trovare spazio per le altre forze politiche della coalizione. D’altronde la coperta è cortissima.
Solo nel caso in cui la casella della presidenza dovesse toccare a un’altra forza politica, il Pd indicherebbe due assessori. Ma tutto dipende da quello che sarà l’ultimo giro di consultazioni.
Vicinanza, una volta risolto il problema del Partito Democratico, si regolerà di conseguenza con le altre forze politiche. Sembra invece già chiaro il quadro per quanto riguarda la lista Futuro Democratico, con Mariella Verdoliva in pole per l’assessorato. Per la lista Vicinanza sindaco invece sono due i nomi che circolano: Giuseppe Di Capua, vero braccio destro di Vicinanza in campagna elettorale, Stefania Cascone Menduni de Rossi, con un passato da assessore del partito di Di Pietro a Pompei.
Nel secondo giro di consultazioni, Ciro Cascone per la lista «La nostra Castellammare» sembra si sia convinto a dover consegnare sul tavolo una rosa di nomi per cercare di strappare l’assessore. Nel primo giro di valzer aveva chiesto a Vicinanza di essere indicato assessore all’Ambiente, richiesta subito declinata in base ai criteri scelti dal primo cittadino: nessun politico che ha già gestito la cosa pubblica e nessun consigliere comunale.
Alberto Cimmino