Castellammare, Federico: “I cittadini del centro antico non sono di serie B”

“Il centro antico di Castellammare non può restare fermo al 23 novembre del 1980, merita quel rispetto e quella programmazione che per decenni sono mancati con il centrosinistra alla guida della Città”. È quanto si legge in una nota di Stabia Unica presente in consiglio comunale, all’opposizione.
L’amministrazione di centrodestra aveva tracciato una strada importante, con interventi
strutturali che avrebbero cambiato radicalmente il volto del quartiere abbattendo gli edifici
fatiscenti e delocalizzando quelle volumetrie non più realizzabili sull’area di sedime che
sarebbe stata ceduta gratuitamente al Comune: un programma di recupero del contesto
urbano ed una mirata azione organica di interventi di natura edilizia e socio-economica per dare risposte alla fatiscenza e alla marginalità del centro storico cittadino.
Un lavoro per il quale erano stati intercettati quasi 8 milioni e che oggi sembra quasi del tutto
vanificato. I commissari straordinari nel febbraio 2023 hanno già modificato il progetto,
partendo dal presupposto di presunte discrepanze con il Puc in merito alle cessioni delle aree, che lo si ribadisce sarebbero state cedute gratuitamente all’Ente. A loro è poi succeduta la nuova amministrazione di Luigi Vicinanza con l’assessore Alessandra Polidori, che hanno approvato le modifiche al progetto dimostrando al tempo stesso di non conoscere la Città di Castellammare, i suoi bisogni, e la non contezza di cosa significhi “rigenerazione urbana”.
“I residenti del centro antico non possono essere trattati come cittadini di serie B – le parole
del consigliere Antonio Federico, capogruppo di Stabia Unica – Le passeggiate elettorali sono
finite e il sindaco, con il suo assessore non stabiese che non si è mai visto in aula, sta già
dimostrando di non conoscere e di non voler ascoltare i bisogni di uno dei quartieri più
importanti di Castellammare, per la sua importanza strategica anche nell’ottica dello
sviluppo dell’intero territorio. Il centro antico può essere il volano per il turismo cittadino ma
ci vuole coraggio e capacità decisionale nelle scelte, caratteristiche di cui questa
amministrazione non dispone dato che non sono in grado di analizzare tecnicamente
l’operato di chi li ha preceduti e quello dei commissari che purtroppo hanno ‘congelato’ la
Città, nonostante i tanti progetti e fondi intercettati dal centrodestra e presenti nei
cassetti del Comune”.