Castellammare, l’incredibile retroscena sull’elezione del presidente. Fallito il “blitz” dei dissidenti

Il blitz fallito. C’è un retroscena sull’elezione del presidente del consiglio di Castellammare di Stabia e sul consiglio comunale celebrato l’8 agosto. Un piano andato in fumo e che rischiava di cambiare le sorti della giunta Vicinanza. Dietro quelle continue sospensioni c’era una doppia trattativa in atto. Al centro della questione i cinque dissidenti del centrosinistra: Nello Cuomo, Teresa D’Angelo, Lea Iovino, Gennaro Oscurato e Ciro Cascone. Cinque consiglieri, quanto basta per tenere ingessata la maggioranza e non consentire l’elezione del presidente Roberto Elefante.
Ebbene ieri, mentre erano in atto le trattative nel centrosinistra, un emissario dei cinque dissidenti ha tentato il blitz cercando l’accordo con il centrodestra per l’elezione di Iovino alla presidenza. Un tentativo che inizialmente stava anche per andare in porto, trovando favorevole pezzi di opposizione. Ma non tutti si sono resi disponibili. E alla fine il golpe è fallito.
Se Atene piange, Sparta non ride si direbbe. E quindi anche il centrodestra si spacca sulla presidenza del consiglio comunale.
Alberto Cimmino