Castellammare, habemus presidente. Elefante: “E’ stato un parto”

Castellammare. Non ha pronunciato “sarò il presidente di tutti”, come nel più classico dei discorsi di ringraziamento.Ma un laconico “abbiamo partorito”.
A tre mesi dall’insediamento del consiglio comunale, Roberto Elefante è stato eletto presidente.Finalmente l’aula Falcone-Borsellino ha una guida stabile, anche se all’appello mancano quattro voti della maggioranza.
I DISSIDENTI SPACCATI O RILASSATI
Soltanto la spaccatura nel gruppo dei dissidenti o una “gentile” concessione ha permesso a Roberto Elefante di essere eletto presidente.
Mancano infatti due voti all’appello, quelli di due franchi tiratori che secondo i maligni avrebbero concordato un assessorato con il sindaco Vicinanza ieri sera nel corso di un incontro in via Denza.Sarebbero Ciro Cascone e Gennaro Oscurato ad aver abbandonato il tavolo dei dissidenti per portare in dote a Vicinanza i due voti decisivi, con la promessa di un assessorato alla prima occasione utile.
A dicembre, infatti, prima del bilancio preventivo Cascone e Oscurato potrebbero ottenere il giusto premio, puntando sulla nomination di Casimiro Donnarumma.
LA VOTAZIONE
Si è arrivati alla quarta votazione per trovare una maggioranza risicata ed eleggere Roberto Elefante.Tredici voti, compreso quello di Vicinanza, è il minimo sindacale per salvare la tenuta del centrosinistra.
Anche se mancano all’appello quattro voti.Alla fine anche Nino Di Maio sembra essersi allineato, non Maurizio Apuzzo che ha invece puntato sulla sua candidatura riportando una preferenza (la sua!).
Poi Lea Iovino che ha incassato due voti e una scheda bianca.L’opposizione si ricompatta invece su Mario D’Apuzzo, che incassa tutte e otto le preferenze a disposizione, favorito dal ritiro della candidatura di Antonio Alfano.
Un fronte che sembra essersi ricompattato proprio dopo le ultime frizioni legate alla candidatura di Alfano.
IL DISCORSO MANCATO
Nessun ringraziamento in particolare. Roberto Elefante ha evitato il classico discorso post elezione.Si è limitato appunto a definire questa elezione “un parto”, ringraziando tutti e 25 consiglieri comunali.
Stop.Del resto, l’ultimo discorso di un presidente del consiglio comunale eletto, è costato lo scioglimento dell’amministrazione per infiltrazioni mafiose.
Come dargli torto.
Alberto Cimmino