Il 5 e 6 novembre 2024, la fiera Ecomondo di Rimini ospiterà gli Stati generali della green economy, un evento chiave per esplorare le sfide e le opportunità della transizione ecologica. Questo appuntamento annuale riunisce attori rilevanti del mondo politico e imprenditoriale per discutere delle politiche green in Europa e nel mondo.
Insieme a Raimondo Orsini, direttore della Fondazione per lo sviluppo sostenibile – ente organizzatore dell’evento – abbiamo passato in rassegna le principali tematiche che caratterizzeranno questa edizione, che si svolgerà in un momento politico di grande rilevanza, tra l’avvio del mandato della nuova Commissione europea, le elezioni americane e regionali italiane, e la Cop sul clima di Baku.
I TEMI CENTRALI DELL’EDIZIONE 2024
Uno dei focus principali dell’edizione di quest’anno sarà il Green deal europeo, che Orsini definisce “la spina dorsale di una nuova leadership industriale europea” e che sarà il tema principale di una delle due plenarie in programma. Gli Stati generali si concentreranno su come l’Europa possa mantenere la sua leadership nel settore green, affrontando sfide cruciali: “L’obiettivo sarà capire in quali settori il nostro Paese può crescere”, spiega Orsini, che sottolinea anche la necessità di un approccio più pragmatico, al di là delle ideologie politiche.
La seconda sessione plenaria si concentrerà sulla decarbonizzazione globale, soprattutto alla luce delle elezioni presidenziali americane, che quest’anno si svolgeranno in concomitanza ad Ecomondo, e della Cop sul clima di Baku, in programma nei giorni subito successivi alla fiera.
Questi eventi saranno cruciali per le politiche climatiche globali e sarà estremamente interessante poter fare considerazioni in diretta, basandosi su notizie in tempo reale: “Probabilmente sapremo già durante gli Stati generali chi sarà il prossimo leader degli Stati Uniti, che influenzerà inevitabilmente l’orientamento delle politiche climatiche globali”, spiega Orsini.
L’attenzione si concentrerà poi in sessioni di approfondimento su temi come l’economia circolare, le green city, l’economia “Nature positive”, la gestione delle risorse idriche e la qualità dell’aria.
SFIDE E OPPORTUNITÀ PER L’ITALIA
Gli Stati generali della green economy si apriranno come di consueto con la presentazione della Relazione sullo stato della green economy, di cui Orsini ha anticipato alcune evidenze.
Secondo i dati, sebbene la green economy italiana eccella in settori come il riciclo e l’agroalimentare, sta perdendo terreno in aree cruciali come i trasporti e le energie rinnovabili dove “l’Italia era leader nel 2011, ma in cui oggi è stata superata da altri Paesi”, osserva Orsini. Questo rallentamento solleva preoccupazioni, poiché la transizione ecologica richiede investimenti pubblici significativi, che però attualmente non rappresentano una priorità nell’agenda politica italiana. Tuttavia, Orsini insiste sul fatto che tale transizione non debba essere vista solo come una necessità ambientale, ma come un’opportunità strategica per il futuro industriale del nostro paese.
Gli Stati generali della green economy 2024 si presentano, quindi, come un momento decisivo per tracciare una rotta chiara e concreta verso una leadership green a livello globale. Il dibattito si concentrerà su politiche pragmatiche, coinvolgendo istituzioni e imprese per delineare una strategia sostenibile per l’Italia e per l’Europa. “Il nostro obiettivo a Rimini sarà far comprendere agli industriali italiani che il Clean industrial pact del Green deal europeo è un’opportunità di sviluppo economico e occupazionale”, conclude Orsini.