Giffoni Film Festival, contestato danno erariale da 500mila euro

Un invito a dedurre da quasi 500mila euro, emesso dalla Procura Regionale per la Campania della Corte dei Conti stato notificato dai militari del Gruppo Tutela Spesa Pubblica del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli all’Ente Autonomo Giffoni Experience.
Il provvedimento riguarda l’associazione, il presidente pro tempore, il direttore generale e altre due persone ritenute responsabili di un danno erariale da 468.908 euro. Tra i destinatari anche il direttore artistico del festival Claudio Gubitosi.
La convocazione della Procura Regionale per la Campania della Corte dei conti riguarda l’associazione “Ente Autonomo Giffoni Experience”, in relazione alle edizioni del festival dall’anno 2016 al 2022; Claudio Gubitosi, in qualità di managing director della stazione appaltante Ente autonomo Giffoni Experience, in relazione alle edizioni del Giffoni Film Festival, degli anni 2016, 2017 e 2018; Pietro Rinaldi, presidente dell’Ente autonomo Giffoni Experience, relativamente alle annualità 2016, 2017 e 2018; Vincenzo Barletta, in qualità di responsabile unico del procedimento relativo all’affidamento del servizio di movimentazione ospiti e giurati della stazione appaltante Ente Autonomo Giffoni Experience, in relazione alle edizioni del Giffoni Film Festival, dall’anno 2016 al 2022 e Maria Pia Montuori, in qualità di responsabile dell’ufficio ospitalità della stazione appaltante Ente Autonomo Giffoni Experience, in occasione delle edizioni del Giffoni Film Festival, dall’anno 2016 al 2022.
A Gubitosi Claudio viene contestato un danno erariale da 97.102,40 euro; a Pietro Rinaldi da 48.552 euro; Vincenzo Barletta da 221.423 euro e a Maria Pia Montuori da 101.831 euro.
Dalle indagini dei finanzieri è emerso “un indebito uso di finanziamenti pubblici di fonte comunitaria e gestiti dalla Regione Campania, per l’esecuzione del servizio di movimentazione di ospiti e giurati nelle edizioni del festival cinematografico, dal 2016 al 2022, mediante certificazioni di regolare esecuzione dell’appalto del servizio di trasporto, risultanti, a seguito della predetta indagine, non conformi”.