Famiglia rientrata dalle vacanze in Calabria. Si lavora per ricostruire i contatti
Ancora positivi a Castellammare di Stabia. Questa volta sono due, marito e moglie. La coppia è rientrata da un periodo d ferie in Calabria. Non è chiaro se siano già rientrati con febbre o meno ma, rientrati a Castellammare, la febbre non accenna a scendere.
Sintomi che fanno scattare l’allarme, con la coppia di cinquantenni che si sottopone a tampone. Positivi marito e moglie, negativo è risultato il figlio.
Come annuncia il sindaco, Gaetano Cimmino, la copia è in isolamento domiciliare con tutta la famiglia e l’ Asl è al lavoro per stabilire la rete dei contatti: «L’Asl ci ha comunicato che due cittadini sono risultati positivi al Covid-19. Si tratta di due coniugi di rientro da un’altra Regione, che a seguito di alcuni lievi sintomi febbrili si sono sottoposti al tampone il cui esito è risultato positivo. Entrambi sono attualmente in buone condizioni in isolamento domiciliare insieme al proprio nucleo familiare e a loro auguro una pronta e rapida guarigione».
Non necessitano di ricovero ospedaliero ma, nel condominio della famiglia l’allarme è alto. I coniugi positivi infatti vivono in una delle piazze centrali di Castellammare.
Intanto il sindaco dà un aggiornamento sulle condizioni di salute degli altri positivi a Castellammare e termina con un appello: «Dall’ azienda sanitaria arriva però anche una buona notizia: la 26enne operatrice sanitaria che lo scorso 25 luglio era risultata positiva al Covid-19 si è sottoposta il 2 e il 3 agosto ad ulteriori due tamponi, entrambi con esito negativo, ed è stata dichiarata ufficialmente guarita. Continuerò a ripeterlo senza sosta: non possiamo permetterci di mollare la presa. Il virus è ancora in circolo ed è necessario prestare attenzione a tutte le vigenti disposizioni anti-Covid, indossando la mascherina in tutti i luoghi chiusi o affollati e rispettando il distanziamento sociale. Insieme siamo riusciti a superare la fase più acuta dell’emergenza. Insieme vinceremo questa sfida. Insieme ce la faremo».
