Sospiro di sollievo per le attività penalizzate dalle restrizioni
La Campania verso la zona gialla fino a fine gennaio. Secondo gli ultimi dati in riferimento ai contagi, la Regione governata dal Presidente Vincenzo De Luca dovrebbe essere posta in zona gialla fino a fine gennaio. La decisione dovrebbe essere presa entro stasera dal Ministero della Salute che, a seguito di verifiche dei dato nazionali, dovrebbe disporre le “colorazioni” su tutto il territorio.
E’ proprio leggendo i dati degli ultimi giorni che il Ministero sarebbe orientato per collocare la Campania in zona gialla, ovvero con meno restrizioni e con aperture del settore food fino alle 18. Al momento sono ipotesi, la decisione dovrebbe arrivare entro la serata di oggi.
Critico il Presidente De Luca sulle scelte del Governo. I dati che rispecchieranno le misure messe in atto dal Governo per il mese di dicembre saranno analizzati non prima di fine gennaio. «Dobbiamo aspettare fine gennaio – dichiara De Luca – per vedere i risultati delle misure messe in atto nel periodo festivo. E’ da irresponsabili prendere mezze misure. Si manda in confusione chiunque».
In effetti la confusione nei cittadini, e non soltanto nel periodo di festività, c’è ed a quanto pare ci sarà. E’ il caso della “Zona Gialla Rafforzata”. «Se voi chiedete a me – dice De Luca alla stampa a margine di un sopralluogo all’Ospedale del Mare – come siamo messi, vi rispondo che non lo so. Immaginate un pover cristo di operatore commerciale come deve fare per organizzarsi».
«Noi siamo per un’unica zona arancione fino a fine gennaio – dice il Presidente De Luca – quando poi potrebbe scattare la zona rossa nei casi di particolare emergenza. Ma moltiplicare scelte parziali, cose peraltro assolutamente incontrollabili, significherebbe venire meno a un dovere elementare di messa in sicurezza dell’Italia e a un rapporto semplice per un Paese intero».
Intanto la posizione del Presidente della Campania sembra chiara. Rispetterà le scelte del Governo senza ulteriori restrizioni, pur non essendo d’accordo.