“Una data storica non solo per Castellammare, ma per l’intera fascia costiera vesuviana. Le ultime analisi ARPAC hanno sancito finalmente la balneabilità del tratto costiero antistante la Villa Comunale di Castellammare, e dalla conferenza dei servizi in Regione Campania arriva anche il via libera per l’utilizzo dell’arenile. I risultati sono stati resi noti nella giornata di ieri, ma in segno di rispetto e vicinanza per quanto accaduto a Scampia, abbiamo preferito posticipare di 24 ore ogni commento” – è quanto dichiara in una nota Mario Casillo, capogruppo regionale del Partito Democratico.
“Un divieto di balneazione che persiste da più di 50 anni e per il quale, in tutti questi anni, ci siamo impegnati mettendo in campo risorse e realizzando opere per eliminare gli scarichi a mare. Contestualmente, un’altra bella notizia arriva dalla conferenza dei servizi tenutasi in Regione Campania, che ha dato il via libera all’utilizzo dell’arenile. Ora tocca al Comune revocare il divieto e rendere fruibile l’arenile. Nelle prossime settimane terremo un evento a Castellammare, con De Luca, il procuratore Fragliasso, Eic, Gori e amministrazione comunale per sancire questo risultato” – continua l’esponente Dem che da anni segue la vicenda legata alla balneabilità del tratto di costa vesuviano e al disinquinamento del Fiume Sarno.
“Si tratta di una conquista importante, una scommessa vinta. In tanti, quando abbiamo lanciato questa sfida, erano scettici. Ora devono ricredersi! Questa è la dimostrazione vera che, quando la politica opera nell’interesse della collettività, i risultati si ottengono. Un ringraziamento va anche alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata che con il loro costante lavoro hanno individuato e sanzionato gli scarichi illegali. La nostra battaglia politica non finisce qui: ora Castellammare ha bisogno di un piano spiagge vero, mentre parallelamente continuiamo a lavorare per completare il disinquinamento del Fiume Sarno. Nei prossimi mesi dovremmo concludere anche i lavori di collettamento a Scafati e nella città di Sarno e poter finalmente eliminare quell’etichetta di fiume più inquinato d’Europa che ha pregiudicato per anni lo sviluppo del nostro territorio” – conclude Casillo.
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