Castellammare, il centrosinistra si spacca anche sull’Autonomia Differenziata

Il centrosinistra di Castellammare si spacca anche sull’Autonomia Differenziata. Un tema che dovrebbe unire tutte le anime riformiste e progressiste, si rivela un altro boomerang per gli equilibri sottili della maggioranza del sindaco Vicinanza.
Un altro flop dopo la mancata elezione del presidente del consiglio comunale. Tutto parte dalla proposta del capogruppo Pd, Giovanni Tuberosa, di presentare un ordine del giorno sull’Autonomia Differenziata, paventando rischi per il mezzogiorno d’Italia in seguito alla legge voluta da Calderoli e dal governo di centrodestra.
Quando tutto sembrava filare liscio, entra in gamba tesa Nino Di Maio, che ha chiesto il ritiro della mozione per ripresentarla tutti insieme: “Così come è stata formulata non la voto – ha detto in aula – chiedo che venga ritirata e riscritta insieme a tutta la maggioranza. Non può essere solo una prerogativa del Partito Democratico”.
Un po’ di tira e molla, e Tuberosa si è visto costretto a fare un passo indietro.