Castellammare, rivolta per un ripetitore telefonico in periferia

Ripetitore telefonico nella periferia di Castellammare, rivolta di cittadini e politici. L’installazione è prevista in via Schito e il Comune sembra aver autorizzato l’operatore telefonico.
I cittadini hanno organizzato una raccolta firme: “ È in corso un progetto di installazione antenna ripetitore Iliad a via Schito. Dalla richiesta esposta al comune non è stata specificata la potenza dell’antenna, bensi è stato solamente notificato che sarà maggiore di 20 W. Ma quanto maggiore? Risposta che ai cittadini non viene fornita – è il testo della petizione – L’installazione inoltre sarà nel bel mezzo delle abitazioni, nel quartiere, presso le nostre case.
Quali saranno gli effetti di queste radiofrequenze sulla nostra salute? Domanda a cui oggi è difficile rispondere, ma l’Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro ha classificato le onde a radiofrequenza tra i “possibili carcinogeni umani”.
Gli effetti non sono nell’immediato, ma accumulati nel tempo, nel prossimo futuro. Pensate ai vostri figli, ai vostri nipoti, ai vostri cari, a voi stessi ed agiamo oggi compatti nel bene comunitario per difenderci da un business che mette a rischio la nostra salute. é necessaria una raccolta firme per far sentire il nostro NO a questa violazione della nostra libertà”.
La raccolta firme è stata organizzata nel week end in piazza nel quartiere Annunziatella.
Anche i consiglieri di opposizione Cimmino, D’Apice, De Filippo e Federico hanno scritto al sindaco Vicinanza: “Le scriviamo questa lettera per esprimere la nostra profonda preoccupazione riguardo all’ipotesi, paventata negli ultimi giorni, di un’imminente installazione di un ripetitore in via Schito. Riteniamo infatti che sia fondamentale considerare attentamente le potenziali conseguenze che questa infrastruttura potrebbe avere sulla salute e sul benessere dei cittadini.
Numerosi studi e ricerche hanno evidenziato i possibili rischi legati all’esposizione prolungata alle onde elettromagnetiche, specialmente in aree densamente abitate. Anche se i limiti di esposizione sono regolamentati dalle normative nazionali, non possiamo ignorare le preoccupazioni crescenti degli abitanti della zona, che temono per la propria salute e quella delle proprie famiglie. L’installazione di un ripetitore in una zona residenziale, tra l’altro, potrebbe avere un impatto negativo sulla qualità della vita del quartiere.
A preoccupare i residenti, che stanno inoltre organizzando una raccolta firme per dire no al ripetitore, è anche l’assenza di confronto su un tema così delicato, con la conseguente sensazione che un progetto simile possa essere “calato dall’alto” su un territorio con un’alta densità di popolazione. Confidiamo nella Sua sensibilità, augurandoci che le voci che circolano riguardo al ripetitore non trovino riscontro nei fatti.
Le chiediamo pertanto di fare chiarezza in merito alla presunta imminente installazione del ripetitore in via Schito e, qualora ci fossero procedure in corso, di fare in modo che siano sospese quanto prima, garantendo che non siano compromessi la sicurezza e il benessere dei cittadini”.