Dato alle fiamme con lancio di molotov un furgone. Ancora tensioni tra comunità bulgara ed italiani
Ancora tensioni a Mondragone dopo gli incidenti di ieri. Nella notte, intorno alle 2, i vigili del fuoco sono intervenuti per spegnere un incendio che ha visto coinvolto un furgone. Dai primi accertamenti il mezzo sarebbe di proprietà di un uomo di nazionalità bulgara. Sulle cause stanno ancora lavorando gli investigatori ma stando alle indagini l’incendio sarebbe di matrice dolosa, appiccato con bottiglie incendiarie.
Intanto il Presidente De Luca, nel pomeriggio di ieri e dopo l’annuncio dell’arrivo di un contingente militare per ristabilire la sicurezza pubblica, ha dichiarato che nei prossimi giorni continueranno i test sulla popolazione intorno alla zona rossa e nel caso in cui i casi di positività dovessero arrivare a quota 100 l’intera città di Mondragone sarà messa di nuovo in Lock Down dichiarandola interamente zona rossa.
Una situazione al limite del drammatico quella che stanno vivendo le attività economiche, ancor prima dei cittadini, che insistono in quelle zone che, dopo un lungo Lock Down nazionale si vedrebbero di nuovo chiuse e costrette a fare i conti (fortemente in rosso,ndr) con scadenze e spese per le attività ma senza incassi. Il caso del quartiere messo in quarantena però sembra essere la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso perchè da anni i mondragonesi si trovano a convivere con la comunità straniera (non sono solo etnie bulgare,ndr) che occupa abusivamente i palazzi ex Cirio e vive in barba alle regole